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Quest’estate Cartoni animati in corsia diventa…

Ri-par-ten-za.

È la parola magica di queste settimane. C’è chi si appresta a far vacanza, magari senza spingersi troppo lontano, e chi ha ripreso più o meno in sordina a lavorare, in salita e con parecchie precauzioni in più. Pian piano ci riprendiamo spazi che ci sono stati preclusi per un po’, e questo, tra mille titubanze, ci rende anche piuttosto felici.

E i giovani pazienti animatori, che sono sempre nei nostri pensieri?

Beh, per loro la faccenda è un po’ diversa: nei reparti dell’Ospedale dei Bambini le attività ludiche, ricreative e di sostegno garantite dalle numerose associazioni che operano presso il Presidio degli Spedali Civili di Brescia sono ancora sospese, e lo saranno per tutta l’estate.

Sapete come dice il proverbio: “Se Maometto non va alla montagna…”. Insomma, se non si possono fare i laboratori in modo tradizionale, e non ci si rassegna all’idea di interrompere un progetto che ora più che mai può diventare strumento di espressione, socializzazione e slancio verso il futuro, ecco che la creatività e la tecnologia ci vengono in aiuto.

È così che quest’estate Cartoni animati in corsia si trasforma e diventa “CIC in Touch”.

CIC come “Cartoni In Corsia”. Touch come tocco, contatto, ma anche touch screen: saranno infatti dei nuovissimi e coloratissimi iPad messi gratuitamente a disposizione da C&C Spa, Apple Premium Reseller che si distingue nel panorama nazionale anche grazie alla sua specializzazione in ambito Education, a permetterci di realizzare con i giovani pazienti del Reparto di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dei laboratori di animazione a distanza, che avranno inizio a metà luglio proseguendo fino alla fine di settembre.

Gli operatori Avisco si collegheranno in videoconferenza con un piccolo gruppo di ragazzi e ragazze, coordinato in presenza dal team di educatrici del Reparto e… beh, non vogliamo spoilerare troppo, perché ci sono grosse sorprese in vista.

Grazie alla collaborazione con la start-up milanese ARIA – The AR platform i video realizzati usciranno dalle mura ospedaliere in forma inedita e assolutamente sorprendente: la realtà aumentata. Basterà infatti scaricare sullo smartphone o il tablet l’omonima applicazione gratuita ed inquadrare le immagini realizzate dai giovani pazienti, stampate su cartoline, t-shirt, adesivi, locandine per vederle in movimento, come in una vera e propria magia. Questa tecnologia all’avanguardia, ma di semplice fruizione per il pubblico, apre la strada ad innumerevoli possibilità artistiche di diffusione dei risultati, che andranno temporaneamente a sostituire il grande schermo del cinema.

Fondamentale la collaborazione con la Direzione ospedaliera e con il personale del reparto, che in un momento così delicato ha saputo mettere in campo strategie organizzative per garantire le condizioni necessarie allo svolgimento di un’attività dal carattere fortemente innovativo e sperimentale.

Insomma, finalmente si ricomincia, con l’entusiasmo di sempre, e anche con un pizzico di curiosità e difficoltà in più.

Let’s CIC in touch!

Il Progetto è sostenuto da Fondazione Alessandra Bono e Fondazione ASM. Ringraziamo per il contributo anche l’associazione L’Arcobaleno di Nicole e tutte le aziende ed i singoli cittadini che hanno deciso di far parte del nostro progetto. Un grazie particolare a Cascina Clarabella, ormai da anni al nostro fianco in questo entusiasmante percorso. La raccolta fondi per proseguire con i laboratori anche dopo l’estate è tuttora in corso. Scopri QUI tutti i modi per sostenere il progetto e QUI chi ha scelto di sostenerci

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Grazie sig. Bruno!

contro il singhiozzo

Contro il singhiozzo

Un bambino di 9 anni un giorno ci ha detto: l’animazione è un miracolo! Beh, da un certo punto di vista siamo pienamente d’accordo con lui. Grazie ai nostri occhi difettosi e a tanti scienziati, ingegneri, uomini d’affari e poeti che hanno lavorato sodo in questi ultimi 100 e passa anni, oggi è possibile dar vita ad un personaggino di carta addirittura nelle corsie di un’ospedale. Il computer, il software, la webcam e il miniset illuminato e portatile non rendono meno magico il momento di visione di tutti quei fotogrammi che diventano un un’unica immagine che si muove. Anche se sappiamo come e perchè accade, si lavora sempre in una sorta di incredulità che sfocia nella grande soddisfazione del finale “eppur si muove!” (CLAP CLAP CLAP) Ma alla magia dell’immagine animata se ne può affiancare un’altra, altrettanto potente: quella della parola. E allora ecco che ci capita tra le mani un prezioso libricino con tante filastrocche, tutte brevi di 4 versi. Tutte che sembrano scritte per essere recitate all’occorrenza per risolvere un piccolo o grande problema. Tante formule magiche, con tutta probabilità, efficaci visto che vengono ristampate da venti anni a questa parte. Ci siamo detti: non sarebbe bello fare anche tanti film corti come loro? Tanti film anche loro magici? Abbiamo chiesto il permesso all’autore delle filastrocche, il signor Bruno Tognolini. Lui ha risposto di si, come anche l’editore Salanii! Fatto sta che nelle camere dell’Ospedale dei bambini è tutto un lavorare di streghette e stregoni impegnati a far muovere da sola la carta e a far passare il mal di schiena a papà, far ritrovare le cose perse, far passare la paura delle punture, far passare il singhiozzo, etc. etc. etc. Grazie sig. Bruno! Grazie Editore Salani!